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Casalvecchio Siculo tra le fotografie del Premio Letterario il Borgo Italiano


Casalvecchio Siculo partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano attraverso la sezione Fotografia.

È un comune italiano di 887 abitanti della Città Metropolitana di Messina, in Sicilia. Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e dell'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani. Abbarbicato a metà costa sul monte Sant'Elia sorge a 370 metri di altitudine e, seguendo l'orografia dell'area, ha assunto nel tempo caratteristiche prettamente medioevali con il suo incrociarsi di viuzze che si dipanano anche in sottopassaggi tipici dell'architettura medievale spagnola e araba. Dalle sue varie terrazze si può ammirare un notevole panorama, dallo Stretto di Messina alla costa calabrese, fino a uno scorcio dell'Etna, passando per le caratteristiche biforcazioni di Savoca.

Casalvecchio è molto antico e lo si può dedurre dal susseguirsi delle varie denominazioni. Pare che già in epoca bizantina il paese sia stato citato in una scrittura aragonese del 1351, con la sua denominazione greca Palachorion cioè vecchio casale. Come per Savoca, cui la storia sociopolitica del borgo è profondamente legata, fino al 1492, a Casalvecchio, fu presente un'importante e laboriosa comunità ebraica e se le origini della presenza ebraica nel territorio casalvetino non sono ben chiare, esistono tuttavia preziosi documenti, risalenti al 1409 e al 1470, dai quali si evince che tra Savoca e Casalvecchio, in quegli anni, dimoravano circa trecento ebrei.

La Chiesa Madre con la sua facciata barocca e i ricchissimi esempi d'arte contenuti al suo interno è il tempio dedicato a Sant'Onofrio, il cui culto, come si evince dalla lettura di un suo diploma rilasciato nel 1117, risale ai tempi di Ruggero II. Sono parecchie, a Casalvecchio, le chiese degne di una visita. Tradizionalmente la Festa di Sant'Onofrio, anziché il 12 giugno, suo giorno canonico, si svolge nella seconda domenica di settembre e si protrae durante l'intera settimana. Ogni sera si svolgono diverse sagre: della salsiccia, dei maccheroni, della porchetta, del pane condito, tutte innaffiate dal vino locale e accompagnate da vari gruppi musicali. Una serata è anche dedicata alla commedia teatrale. Il sabato pomeriggio si svolge il tradizionale gioco delle pignatte e musticheddi, nient'altro che una tipica pentolaccia. La domenica, nel primissimo pomeriggio, accompagnato e annunciato dal suono di un tamburo, gira per le strade del paese u camiddu, un cammello di legno e stoffa con due persone sotto e un cammelliere che lo tiene a bada. Si tratta di un'antica tradizione che affonda le proprie radici nella storia delle eterne beghe politiche con la vicina Savoca. In paese si tengono molte altre feste e fiere degne di nota, soprattutto perché esaltate dalla suggestiva vocazione paesaggistica ed architettonica del borgo. La piazza Vecchia era il centro del paese medievale e vi si svolgevano tutte le attività artigiane e commerciali del tempo, con la presenza di botteghe di falegnameria, alimentari, osterie e depositi per il baco da seta. Di recente la piazzetta è stata notevolmente trasformata, soprattutto dopo la distruzione degli archi successiva agli anni Settanta.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Casalvecchio_Siculo

Immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Casalvecchio_Siculo

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