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Cristofaro Gentile e Minturno nei finalisti del Premio Letterario il Borgo Italiano


Cristofaro Gentile, con la fotografia Un angolo di ricordi dal sapore antico, accede all'ultima fase del Premio Letterario il Borgo Italiano e qualifica Minturno tra i borghi finalisti.

Scrive di sé l'Autore: «Mi chiamo Cristofaro Gentile anche se tutti mi conoscono come Nino, che non c'entra nulla con Cristofaro, ma è solo una specie di diminutivo o vezzeggiativo derivante dal costume meridionale di storpiare i nomi. Vengo, infatti, da San Severo, una cittadina pugliese della provincia di Foggia, vicina al più noto e meraviglioso Gargano. Ho 43 anni e da quasi venti vivo a Roma dove lavoro, presso il ministero della Giustizia. Ho una compagna e una bimba di dieci anni. La fotografia... Ne sono stato sempre attratto, senza però mai dedicarmi a lei in modo particolare, né studiarne gli aspetti tecnici. Da ragazzo gli amici della comitiva mi chiamavano il giapponese per il mio modo spasmodico di scattare foto ogni volta che si presentasse un'occasione, con le compattine di quei tempi, ancora analogiche, motivo per cui le foto si sviluppavano. Ed è una cosa che ho continuato a fare negli anni, fotografare, nello stesso modo in cui lo fa tanta gente, e negli ultimi tempi rimpiangendo, inoltre, di non usare più la compatta per colpa dell'avvento degli smartphone. Poi, a gennaio dell'anno scorso, incoraggiato da un caro amico fraterno, Nazario, mio ispiratore che fa fotografia a livello più che amatoriale, ho deciso di iscrivermi a un corso base, frequentandolo senza nemmeno possedere una macchinetta, usando quella del maestro e degli altri corsisti per le poche prove pratiche durante le lezioni. Avevo pensato di aspettare la fine del corso per capire se mi fossi sentito portato al punto tale da spenderci dei soldi. Beh, devo dire che sono stato completamente conquistato da questo mondo che ti fa guardare tutto con occhi diversi e da poco più di un anno, dopo aver comprato la mia prima reflex, ho cominciato a dilettarmi facendo fotografia per passione. Nel frattempo da il giapponese sono passato a essere soprannominato, tra gli amici del gruppo di fotografia, il fotopoeta, per l'abitudine di corredare i miei scatti con didascalie poetiche, data dal piacere che provo nell'esprimere le sensazioni e le emozioni che mi suscita il momento in cui congelo lo scatto. Ho partecipato a due mostre collettive, l'anno scorso, con tema bianco e nero, proponendomi col genere Street e quest'anno, a seguito di un concorso fotografico indetto dall'associazione Ostia Fotografia, nella sezione Natura, con uno scatto che ritrae il mare impetuoso, classificandomi tra i primi.

L'Autore ha dichiarato alla Segreteria del Premio Letterario il Borgo Italiano: «Ho saputo del contest letterario Il Borgo Italiano da un'amica di un gruppo di fotografia che me l'ha segnalato e ho deciso subito di parteciparvi perchè l'ho sentito cucito addosso, vista la mia propensione e predilezione del genere paesaggistico romantico, come mi piace definirlo per le sensazioni ed emozioni che suscitano in me i paesaggi e gli scorci di posti che sembrano raccontare storie. Ho sfogliato alcuni scatti del mio album, seppur non molto ricco vista la breve esperienza fotografica che ho, e la scelta è caduta su piazza Portella in notturna, nel comune di Minturno, proprio per il sapore romantico e antico, da qui il titolo. Ci tengo a raccontare che la mia è una di quelle foto che non ho cercato. Quella sera eravamo andati a far visita a degli amici che vivono a Scauri e avevo con me la macchina fotografica perché avevo voluto fare delle foto al tramonto sul lungomare. Dovendo aspettare l'ora di cena, ci hanno portato a fare un giro in macchina per il paese e passando davanti a quella piazza ho chiesto al mio amico di fermarsi. Sono sceso, ho guardato la piazzetta che sembrava raccontare tante storie e ho voluto fermare il momento, assaporando emozioni che in un attimo mi riportavano ai ricordi del bambino nato e cresciuto in un paese della Puglia. E chi l'avrebbe mai detto che quelle sensazioni rimanessero così impresse da farmi scegliere lo scatto per rappresentare il tema di questo contest...»

Gli piaceva quel posto che sapeva di antico. Sembrava una donna che un tempo era stata bella e ora si portava i suoi anni come meglio poteva, saggia e senza fronzoli, muta e accogliente. Amava stare lì e cercava quella quiete, come un ubriaco cerca una panchina per riposare le gambe malferme. Un borgo è proprio quel sapore di un tempo che fu, di storie raccontate da un vecchio signore, in una serata quiete, seduto su quella panchina in una vecchia piazza che è fonte di ricordi indelebili.

Minturno è un comune italiano di 19.781 abitanti della provincia di Latina.

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