Veronica D'Andrea nella giuria del Premio Letterario il Borgo Italiano 2019
- Premio
- 16 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 mar 2020
La giornalista Veronica D'Andrea farà parte della giuria del Premio Letterario il Borgo Italiano 2019.
36 anni, lucana, di Ruoti, in provincia di Potenza, è laureata presso l’ateneo lucano in Scienze della Comunicazione e specializzata in Teoria e Filosofia della Comunicazione sempre presso lo stesso ateneo. Ha frequentato un Master di Specializzazione del Ilsole24ore a Milano dal titolo “Digital PR: dall’Ufficio Stampa alle On Line Media Relations”.
Scrive per La Gazzetta del Mezzogiorno e in passato ha collaborato con Controsenso e Il Mattino di Puglia e Basilicata. Supporta e collabora altresì con il Comune di Ruoti nella comunicazione istituzionale.
I suoi articoli trattano prevalentemente del “sociale” e un’attenzione speciale è rivolta anche al territorio lucano con le sue tradizioni e i suoi usi e costumi.
Terza Classificata al "Premio Giornalistico Nazionale Alessandra Bisceglia" per la Comunicazione Sociale con l'articolo "Contro il cancro i volontari di Agata" pubblicato su Il Mattino di Puglia e Basilicata il 29/04/2017.
Seconda classificata al "Premio Giornalistico Nazionale "La Rosa d'Oro" per la sezione Comunicazione e New Media con l'articolo "Educazione ai social secondo Suriano" pubblicato su Il Mattino di Puglia e Basilicata il 24/01/2018.
Ha pubblicato:
Veronica D'Andrea, Artigianato storico aviglianese tra tradizione e passione in "Basilicata Regione Notizie" (2017/nn. vol. 137-138), pp. 162-171, ISSN: 03901394
Veronica D'Andrea, I Parchi e le Fondazioni di nuova costituzione in "Mondo Basilicata - Rivista di storia e storie dell’emigrazione" (4/2017. N.30), pp. 96-101, ISSN: ISSN 2532-7569

“La comunicazione è la mia vita, comunicare attraverso la scrittura, niente di più emozionante. La penna è il prolungamento della mente e il foglio il riflesso delle labbra. Una passione la mia, che diventa missione, quella di mettere nero su bianco ciò che mi circonda e diffonderlo come può fare un piccolo ma grande megafono.”