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Petronà tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 con Patrizia Esposito

Petronà partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 edizione Borgo di La Martella attraverso la sezione Romanzo Edito grazie a un'opera di Patrizia Esposito dal titolo "Nina tra i castagni", pubblicato da Scatole Parlanti.


Petronà è un comune italiano di 2565 abitanti della provincia di Catanzaro, in Calabria.


L'abitato è situato a 889 metri di altitudine nell'area geografica della Sila Piccola non lontano dal mar Ionio. Condivide, con il comune crotonese di Mesoraca, la cima del monte Femminamorta (m 1730), la terza cima più elevata della Sila Piccola, dopo il monte Gariglione (m 1765) e il monte Scorciavuoi (m 1745). Il suo territorio è compreso nel Parco nazionale della Sila.

Il primo nucleo abitato sorse presumibilmente al principio del XVIII secolo da parte di contadini e pastori sfuggiti dalle angherie feudali degli attuali comuni di Colosimi, Decollatura, Soveria Mannelli, Serrastretta, Parenti, Carlopoli, Panettieri, Castagna e Conflenti (località tutte, all’epoca, sotto il dominio feudale della famiglia d’Aquino, principi di Castiglione, Feroleto e utili Signori di Nicastro), cercando rifugio nell’allora “Terra di Mesoraca”, feudo della famiglia Altemps. Qui, queste famiglie ebbero modo di vivere lavorando come coloni a canoni annui vantaggiosi, sicché la popolazione crebbe visibilmente giungendo a contare nel 1795, 874 persone. L’emigrazione di queste famiglie contadine furono incentivate però soprattutto dalla presenza di vasti latifondi ecclesiastici di proprietà del convento domenicano di Santa Caterina di Mesoraca (1490 – 1652) che offriva loro lavoro, rifugio dai pericoli e una minima istruzione per i bambini.

Tra i monumenti più significativi c’è la chiesa chiamata della Madonna della Cona. La primitiva chiesa della Madonna di Costantinopoli, o Madonna della Cona, sorse nella seconda metà del ‘700, forse da opera di un devoto mandriano, visto che il rifugio faceva comodo ai pastori che in primavera transumavano le mandrie dalle marine del Marchesato verso le boscose montagne della Sila. In questo luogo all’inizio sorse soltanto una nicchia o “cona” con l’immagine della Madonna di Porto detta anche di Costantinopoli, che si venera a Gimigliano. La piccola chiesa subì nel tempo delle trasformazioni: nel 1813 fu rialzata e allungata; nel 1939 fu sopraelevata di un metro e fu ricostruito il campanile; nel 1954 fu decorato l’altare e rifatto il pavimento. La pietà popolare afferma che la statua della Madonna sia stata scolpita a Serra S. Bruno da un artista ignoto. Da qui, durante la fiera di Pentecoste, era portata in processione fino alla chiesetta della “Cona” e poi riportata alla Matrice. Dopo la solenne processione, mentre si discendeva al paese, la statua si rese pesantissima, tanto che trenta giovani non riuscirono a farla avanzare di un passo e allora si comprese allora che la Madonna voleva restare nella sua chiesetta.

Importanti manifestazioni annuali sono la Festa della Madonna del Voto e la Sagra della Caldarrosta (Castagna).


Petronà



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