Posada tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 con Maria Maddalena Sposito
Posada partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 Edizione di Borgo La Martella attraverso la sezione Romanzo Edito grazie a un'opera di Maria Maddalena Sposito dal titolo "Il fulmine", pubblicato da Amazon.
Posada è un comune italiano di 3056 abitanti della provincia di Nuoro, in Sardegna.
Posada è uno dei centri abitati sardi più antichi in assoluto. La scoperta (negli anni 1920) di una statuetta rappresentante un Ercole italico del V-IV secolo a.C. unitamente al ritrovamento di reperti di pari epoca, testimonia la presenza dell'uomo sin da tempi remoti. Di fatto Posada fu un centro italico-etrusco (verosimilmente falisco), collegato probabilmente al primo tentativo di colonizzazione della Sardegna attuato dai Romani già in epoca punica. Diodoro Siculo riferisce dell'invio sull'isola di 500 coloni romani tra il 378 e il 377 a.C. (un secolo prima della conquista).
Il Castello della Fava si trova all'interno del paese, su una piccola collina di calcare che domina la valle del fiume Posada. Si ipotizza che il castello fosse già in piedi nel XIII secolo. Fu dimora dei re (chiamati "giudici") di Gallura e di Eleonora d'Arborea, regina del giudicato di Arborea. Con la morte di Nino Visconti, ultimo re di Gallura, all'inizio del XIV secolo passò alla repubblica di Pisa, per poi essere conquistato dagli aragonesi durante la conquista della Sardegna. Fu occupato per poco tempo dagli arborensi nel corso della lunga guerra sardo-catalana. Del castello rimangono i resti delle mura e il torrione a pianta quadrata, con la terrazza protetta da un muretto merlato, e una serie di cisterne d'acqua in buono stato di conservazione. Il suo nome (in sardo Casteddu de sa Fae) deriverebbe da un'antica leggenda secondo la quale intorno al 1300 una flotta musulmana tentò di conquistare Posada sfinendo gli abitanti per fame. A quel punto, il popolo avrebbe dato le ultime fave ad un piccione. I musulmani, trovato il piccione morto e pieno di fave, avrebbero sopravvalutato le scorte di cibo del castello, decidendo quindi di allontanarsi.
La Torre di San Giovanni è un'antica torre aragonese situata nell'omonima borgata marina, frazione di Posada. La sua funzione è stata principalmente quella di avvistamento e difesa da navi nemiche, come ad esempio quelle saracene (del Mashreq) e barbaresche (del Maghreb), molto frequenti in questo tratto di costa dal facile accesso.
Tra le diverse sagre la principale festeggia la Madonna del Soccorso, che cade in data variabile la prima domenica dopo Pasqua. Inoltre a Posada si festeggia il patrono, sant'Antonio Abate il 17/01, con una festa in piazza dove si dà fuoco a un unico immenso cumulo di cisto (sardo: "mudregu"), raccolto nei giorni immediatamente precedenti. Il caratteristico rituale prevede tre giri intorno al falò in processione. In seguito si distribuiscono dei dolci tipici, quali "sos cogoneddos" e "s'aranzada", benedetti durante la cerimonia ecclesiastica e rigorosamente fatti a mano dalle signore di Posada. Oltre a questo un piccolo comitato è incaricato di organizzare un "rinfresco" a base di panini con salsiccia arrosto e vino. A fine settembre si svolge anche la sagra campestre nel santuario di San Michele. Negli ultimi decenni si sono moltiplicate a Posada le iniziative culturali, principalmente volte al recupero di valori di valenza regionale.
Nella letteratura sarda, Posada è sede dell'omonimo famosissimo premio di Poesia. La selezione riguarda opere in lingua sarda, rimate o meno, raggruppate per diverse sezioni. Nella musica, il "Posada Jazz Project" è stato un riuscitissimo esperimento di promozione di questo genere, consistente nella selezione di giovani talenti jazzistici da premiare con la copertura delle spese di produzione dei rispettivi primi dischi. Dopo diverse edizioni, tutte di successo, e per motivi non noti, la manifestazione è stata soppressa intorno al 1995.
Sito web del Comune: https://www.comune.posada.nu.it
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