29 aprTempo di lettura: 2 min

Spadafora tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano 2024 con Giancarlo Carcione

Spadafora partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2024 edizione Borgo di Irsina attraverso la sezione Romanzo Inedito grazie a un'opera di Giancarlo Carcione dal titolo "Gli ammericani, Totò!".

Spadafora è un comune italiano di 4631 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Il paese prende il nome da un nobile casato che ne conquistò il territorio nel 1459, ma le sue origini di centro abitato e di luogo di ferventi attività agricole, commerciali e marinare risalgono a tempi molto più antichi, ad insediamenti primitivi coincidenti con la nascita dell'agricoltura.

I luoghi principali di interesse sono: la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù e il Castello Samonà.

La struttura del Castello si fa risalire alla seconda metà del sec. XV. In origine, secondo alcuni, fu solo una torre di avvistamento, avamposto del castello di Venetico, posto in collina e dimora del feudatario. La fortificazione è chiamata anche in ricordo dei suoi ultimi proprietari, titolari anche dello stesso castello di Venetico, ridotto oramai a rudere. La leggenda vuole che un passaggio sotterraneo segreto mettesse in comunicazione le due fortificazioni, permettendo il passaggio di soldati e prigionieri. Carmelo e Caterina Samonà, a questo proposito, a seguito della distruzione del Castello di Venetico durante il terremoto del 1908, trasferirono quanto era rimasto intatto nel vicino castello di Spadafora, salvandolo da sciacalli e dalle intemperie.

San Giuseppe, patrono di Spadafora, si celebra con festeggiamenti la domenica successiva al terzo giovedì di luglio per quattro giorni, anticamente in coincidenza con la tradizionale fiera del bestiame, tradizione che oggi è andata persa.