Vieste tra le poesie del Premio Letterario il Borgo Italiano 2024 con Nicola de Toma
Vieste partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2024 edizione di Borgo Irsina attraverso la sezione Poesia Inedita grazie a un'opera di Nicola de Toma dal titolo "Vieste".
Vieste è un comune italiano di 13308 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia.
È il comune più orientale del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare dislocazione urbanistica di Vieste è legata alla natura carsica del promontorio garganico, caratterizzato da strati rocciosi spesso erosi dall'azione marina. Il nucleo dell'abitato sorge infatti su una piccola penisola rocciosa, dalla forma più o meno simmetrica, caratteristica per le sue tre baie separate da due punte: Punta di San Francesco, rivolta verso est, ripida, rialzata e aspramente rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (chiesa di San Francesco, cattedrale, castello Svevo, Chianca Amara, ecc.). Punta di Santa Croce, rivolta a nord, più bassa. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce, ecc.) a gravitare sempre più verso questa zona. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia.
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il faro (ove vige divieto parziale di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione del villaggio di Pugnochiuso, frazione di Vieste, nato negli anni '60 per volontà di Enrico Mattei secondo un disegno architettonico modernista, tra gli esempi più interessanti di tipologie balneari di quegli anni. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dal settore urbano edificato a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di Peschici.
La Concattedrale sorge in una delle zone più alte di Vieste, circondata da edifici poco meno alti. Il suo impianto tipico del romanico pugliese si ritrova in armonia con il campanile della chiesa, non particolarmente slanciato e progettato in stile barocco dopo un crollo nel 1772. La chiesa, basilica a tre navate, reca tracce di continui adattamenti sovrapposti nel corso dei secoli. Nel complesso, rimane molto poco della struttura originaria medievale. Come le altre cattedrali della zona, è dedicata alla Assunzione di Maria.
Il Castello, massiccia costruzione fatta edificare dagli Svevi, domina il profilo della città vista da lontano, con la sua figura imponente. A pianta triangolare, si distingue dagli edifici e dal paesaggio circostante per il suo colore bruno, e si erge a strapiombo sulle rocce calcaree che danno sul mare. Le tre punte del suo perimetro sono rinforzate da caratteristici bastioni a punta. Fu danneggiato durante le incursioni veneziane e durante la prima guerra mondiale. È attualmente usato dalla marina militare italiana.
Nei pressi di queste costruzioni si trova la Porta ad Alt', caratteristica per l'arco acuto. Costituiva l'ingresso principale della città.
Vieste è sempre stata un punto di riferimento per partenza e arrivo alle Isole Tremiti, situate poco lontano a nord della costa. La necropoli paleocristiana La Salata, situata a est della cittadina, è una delle più antiche dell'intero bacino mediterraneo. Il santuario di Santa Maria di Merino è situato all'interno del parco archeologico dell'antica città romana di Merinum, non distante dalla necropoli paleocristiana. L'erosione marina ha contribuito ad incidere e scavare numerose grotte nella roccia calcarea del Gargano e lungo tutta la sua costa, in particolar modo nel tratto costiero che va da Vieste a Mattinata, generando cavità e formazioni rocciose dalle forme più svariate e bizzarre. Ne è un esempio particolare il Pizzomunno. Lo stesso discorso vale per l'Arco di San Felice, scavato dall'erosione presso la strada per Pugnochiuso, a sud di Vieste. Le grotte sono il risultato di fenomeni carsici, ma anche l'azione corrosiva di acqua marina e vento ha dato un contributo importante alla loro formazione. Tra le grotte più conosciute e visitate di Vieste vanno citate la grotta Sfondata, quella dei Due Occhi, dei Contrabbandieri, la grotta Rotonda, dei Pipistrelli, la Campana, la grotta dei Pomodori, del Serpente, la Viola e la Smeralda.
Sito web del Comune: https://www.comune.vieste.fg.it
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